Finalmente sembra realizzarsi il progetto di costruzione di
una serie di alloggi popolari situata nell'area delle Ex-Cipolline, progetto che era nato nel 2010 da un accordo tra Ater e la
precedente amministrazione. Sono passati quindi più di 6
anni dall'approvazione in consiglio comunale: è doveroso
ricordare che al tempo era nata una lunga e accesa discussione con la
minoranza consigliare e che anche tra i banchi dell'allora maggioranza le posizioni non erano state tutte favorevoli.
Il nostro consigliere comunale Stefano Brendaglia, che da
sempre si è interessato e ha seguito con molta attenzione la
vicenda, durante il consiglio comunale del 28 aprile scorso aveva
presentato un'interrogazione riguardante lo stato di avanzamento e le tempistiche sulla realizzazione degli
alloggi. La conferma dell'inizio dei lavori era arrivata nella
risposta all'interrogazione: l'assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Moretto, aveva replicato che il piano per la costruzione
degli
appartamenti, mono o bilocali, sarebbe stato portato davanti alla Regione e poi a Roma, in vista di un'approvazione
definitiva, e che il primo stralcio, composto da dieci alloggi, avrebbe
avuto
il via a giugno di quest'anno. Quello dell'area delle ex Cipolline, situata in via Cesare
Battisti,
è un progetto che ha alle spalle una storia un po' tortuosa:
la proprietà fu ufficialmente acquisita da Ater (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Verona) nel 2011, a seguito di uno scambio con il Comune con l'area dell'ex macello, situata a San Vito. Ater offriva 300 mila euro in
opere pubbliche e si impegnava a costruire 45 alloggi popolari tra l'area delle ex Cipolline e un‘altra area, inizialmente
individuata in zona Pelaloca, di cui era diventata proprietaria gratuitamente. Il progetto era costituito di due fasi:
quella di demolizione della ex-fabbrica, del costo di circa 250 mila
euro, e quella di costruzione degli alloggi. Il lavoro di
demolizione era cominciato già nell'estate del 2013, mentre si attende ora
il via libera per poter eseguire la costruzione dei primi alloggi.
Il progetto richiederà più di un milione di euro provenienti da fondo regionale, oltre ai 300 mila spesati da Ater. Il nuovo
Commissario straordinario di Ater, Enrico Corsi, a tal
proposito, ha sottolineato l'impegno economico che l'azienda intende assumersi per portare a termine il progetto nel più breve
tempo possibile: «Per completare l'opera, Ater dovrà investire
quasi 400 mila euro. Nei prossimi giorni valuterò assieme alla ragioneria e alla Regione Veneto la sostenibilità economica dell’operazione. Preso atto delle difficoltà economiche con
le quali tutti gli enti si devono confrontare, abbiamo la
volontà di dare risposte concrete al territorio al fine di accelerare i
tempi perla realizzazione dei primi alloggi a Cerea».
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