A distanza di oltre 6 mesi dalle dichiarazioni ufficiali (riportate in virgolettato su L’Arena del 4 dicembre 2013) con cui il Sindaco Marconcini, messo di fronte alle gravi problematiche inerenti il passaggio di traffico pesante in paese, annunciava che «in alcuni punti della strada regionale saranno installate delle telecamere per la lettura delle targhe, direttamente collegate alla centrale dei vigili» e che “se i dati che emergeranno dall'analisi (il riferimento è ai controlli sulla qualità dell’aria di Cerea effettuati dall’Arpav nel 2013 di cui ancora non si conoscono i risultati ufficiali n.d.r.) si dimostreranno significativi chiederemo il rilascio delle apposite autorizzazioni affinché dal semplice controllo della targhe si possa passare successivamente alla diretta erogazione della sanzione”, siamo tornati sul luogo del delitto per verificare con i nostri occhi se qualcosa è stato fatto. Dopo sei mesi dalle dichiarazioni, anche se le famose telecamere sembrano collocate (invano a quanto pare), abbiamo deciso di fare un piccolo esperimento.
Abbiamo scelto un giovedì di maggio 2014 e puntato per 9 ore consecutive (dalle 9.30 alle 18.30) una telecamera sulla S.S. 10 all’altezza di Piazza Matteotti – in pieno centro cittadino – per renderci conto di quanti camion attraversino Cerea in un normalissimo giorno lavorativo. Il risultato, purtroppo, è andato ben oltre le peggiori aspettative, con un passaggio medio di 1 camion ogni due minuti e mezzo, ovvero circa 75 camion ogni 3 ore, 225 al giorno e quindi ben oltre 1000 mezzi pesanti alla settimana.
Sebbene esista da tempo un’ordinanza comunale (134/95 poi più volte modificata) che impone il divieto di transito nel centro abitato del Comune ai veicoli con portata superiore alle 3,5 t a pieno carico privi di regolare permesso, è ormai di chiara e lampante evidenza che la mancanza di controlli agli ingressi del paese ha portato alla completa inattuazione del divieto in questione, con pesantissime conseguenze non solo sul traffico cittadino ed il manto stradale (il passaggio di così tanti mezzi rovina gravemente l’asfalto e l’arredo urbano) ma anche – e soprattutto – sulla qualità (???) dell’aria e infine sulla salute pubblica. Non c’è bisogno di scomodare l’Arpav per renderci conto sulla nostra pelle (e sui nostri polmoni) che l’incremento del traffico pesante ha determinato e sta determinando un vertiginoso aumento dell’inquinamento dell’aria urbana di Cerea, con il conseguente incremento dei rischi per la salute e l’insorgenza di malattie respiratorie.
Il tutto in attesa della variante....
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